sabato 24 maggio 2008

Le vostre idee non sono morte, camminano con noi!

Di quella giornata non ricordo molto.
Ricordo soltanto l'angoscia e la certezza che qualcosa di veramente grave fosse successo. La mafia aveva colpito ancora. Sull'autostrada Palermo-Trapani una bomba, il mezzo più meschino e subdolo stronca il giudice Falcone, la moglie e la sua scorta.
In quel momento, in realtà, la mafia non vince. La mafia in quel momento perde.
Perde perchè dimostra di avere paura di un uomo, delle sue idee e del suo lavoro. Un uomo contro migliaia di menti malate mafiose. Paradossale, no?
Perde anche perchè nel momento in cui uccide Giovanni, non lo sa ma ha appena dato vita a 10, 100, 1000, 1000000 Giovanni Falcone.





"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini." Giovanni Falcone (ucciso dalla mafia il 23/05/1992)

Quest'uomo è un martire, uno che si è fatto ammazzare per le sue idee, ma che ha creato una nuova corrente di pensiero.
Una corrente di pensiero che porta tutti, Palermitani in primis ad alzare la testa e a cambiare strada...
Da quel momento, in maniera silenziosa la Sicilia inizia a muoversi e di li agli arresti dei vari boss.
Ma non solo arresti. Anche imprenditori che si ribellano e coscienze che iniziano a "smuoversi".
Sono passati 16 anni e fa paura quanto questi uomini, morti per noi come fossero Cristi scesi in terra, siano ancora presenti nella memoria di ciascuno di noi.
Grazie Giovanni, grazie Paolo e grazie a tutti coloro che sono morti per combattere la mafia....

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Una delle ultime interviste al giudice Borsellino

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Detto questo, mi fa piacere postare alcune foto di uno spettacolo a cui ha partecipato la mia Vali, in occasione appunto dei 16 anni dalla strage di Capaci.

Lo spettacolo si è svolto a Palazzo Pantelleria, e si chiama "Donne senza Paura".

Uno spettacolo in cui alcune donne, di diverse "razze" ed estrazioni sociali, vestono i panni di donne vittime della mafia, parlando di se e di coloro che oggi non ci sono più, caduti sotto i colpi violenti della mafia.
Valentina interpreta la vedova di Libero Grassi e parla del percorso che lei e il marito hanno avuto, quando l'imprenditore Palermitano denunciò i suoi estortori sul Giornale di sicilia.
Fino ad arrivare all'ultimo giorno, alle ultime parole che Libero le disse.

Brava amore, e grazie.. sei stata bravissima!!!




Infine alcune frasi, tratte dallo spettacolo... una per ciascun "protagonista" dei monologhi delle ragazze.....

"Quando prendevo il giornale, io avevo sempre paura, per via della mafia, e lui mi diceva:”Leggilo,leggilo!!”Mamma mia! Lui scrisse sul giornale che la mafia era una montagna di merda!!" Felicia Bartolotta (madre di Peppino Impastato, assassinato il 9 maggio 1978)


"io non do soldi a chi non lavora.... .... e perchè li vuoi i soldi? Tu che fai? Mi proteggi? Mi proteggi da che? Mi proteggi da te stesso!" Libero Grassi (ucciso il 29/8/1991 per essersi rifiutato di pagare il pizzo)

"Ammazzano e poi che vita fanno, cosa si godono?
Li spinge la mania di farsi grandi, di diventare il capo dei capi. Tanti figli di mafiosi sono all’ergastolo e fanno la stessa fine dei padri. Tali padri, tali figli."
Maria Sagona Francese (moglie di Mario Francese, ucciso dalla mafia il 26 gennaio del 1979)


"In ogni uomo c’è una scintilla divina, l’uomo può fare di tutto per spegnerla, ma non può riuscirci, solo Dio la può spegnere" Paolo Borsellino (ucciso il 19 luglio 1992)

"La mafia va combattuta...
so che ce la metterò tutta, fino che avrò un filo di respiro invocherò questo diritto alla libertà, questa voglia di libertà.....Penso che l’unico modo per farmi stare zitta sia proprio togliermi dalla circolazione, ma è un rischio, perchè penso che una Piera Aiello morta dia più fastidio di una Piera Aiello viva." Piera Aiello (cognata di Rita Atria, suicidatasi il 26 luglio 1992)


"Dinanzi al Padre si è liberi, dinanzi al padrino non si è neanche uomini." Padre Pino Puglisi (Ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993).


1 commento:

Giuseppe Scaletta ha detto...

Bellissimo post e bellissime le parole di questi testimoni della mafia. Mi spiace non aver potuto vedere lo spettacolo.
Sulla fiducia, brava Vale!
Tocca a noi ricordare questi martiri, non solo con le cerimonie e le parole, ma soprattutto con le piccole azioni di ogni giorno.
Non lasciamo che la mafia continui ad avvolgerci come una coperta in un giorno d'estate.
Pace.